Gianfranco Rosi con in mano il Leone d'Oro.
La madrina dell'edizione è stata l'eterea Eva Riccobono, che con un'innata eleganza ha egregiamente portato avanti il Festival.
La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile va ad Elena Cotta, protagonista di "Via Castellana Bandiera", per la regia di Emma Dante, mentre il Premio Mastroianni se lo aggiudica Tye Sheridan, coprotagonista di "Joe".
Elena Cotta con la Coppa Volpi.
La Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile invece va a Themis Panou per il film "Miss Violence"; lo stesso film vince anche il Leone d'Argento per la migliore regia.
Il premio Luigi De Laurentis per l' "opera prima" va a Noaz Deshe con il suo "White Shadow", storia di un ragazzo nero albino costretto a nascondersi in città per non essere preda del commercio spietato di organi, definiti dagli stessi stregoni africani "fortunati e pregiati".
Il Gran Premio della Giuria se lo aggiudica "Jiaoyou", per la regia di Tsai Ming-Liang.
LAST BUT NOT LEAST...
A "Philomena" di Stephen Frears, storia di una madre (interpretata da Judi Dench) in cerca del figlio perduto, vanno il Queer Lion, per le "tematiche omosessuali e queer", il Premio Brian dell'Uaar (unione atei e agnostici), il Premio Signis e il Premio Padre Nazareno Taddei.
Da sinistra: Stephen Frears, Judi Dench e Steve Coogan.
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